Quest’oggi abbiamo il piacere di ospitare una poesia di Marco Sclarandis
Che cosa ti occorre Homo
che muti la tua avidità ardente
finalmente per la prima volta
in fuoco domato e soddisfatto
che mai incenerirà un mondo
solo per intiepidirsi i piedi
è troppo piccola la Terra o grande
scarsa di qualcosa o di che sovrabbondante
ormai inetta ad ospitarti
perchè di rango sei cresciuto forse
salata insopportabilmente la sua acqua
o dolce in modo nauseante
ne vuoi un’altra forse
e come vorresti fosse fatta
con un’aria più eterea o più greve
con notti estensibili a piacere
e parimenti inclinabile a comando
per variarne le stagioni
assecondando umore storto
anche tu lo sai da sempre
intorno a un cerchio uguali
ve ne stanno soltanto sei
la diagonale di due quinti e un unghia
del quadrato il lato sopravanza
e nessun Ente fino a un mezzo
potrebbe mai allungarla
viaggia la luce troppo lenta
o veloce per i tuoi passi incerti
dove vuoi andare tanto per non stare fermo
se ti occorre un altro luogo
non ce n’è uno solo
ma posso dartene illimitatamente
io so come si fabbrica lo spazio
e come si avvia e si ferma il tempo
e materializzarvi dentro
ogni forma d’energia
dimmi se lo sai che cosa vuoi
ma spiegami perchè dove ti trovi
è diventato un posto così indecente
altrimenti per te
non credo possa più fare nulla.
Marco Sclarandis
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